Palermo, tra disastro e speranza

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Il quattro marzo il capoluogo siciliano vedrà svolgersi le Primarie (*), che dovranno designare il candidato del centrosinistra alle imminenti elezioni amministrative comunali di maggio. Chi non avesse seguito da vicino le cronache palermitane, probabilmente, non riterrebbe questa neppure una notizia: in realtà la notizia è proprio che, anche susseguentemente al nostro appello del dicembre scorso, le primarie, infine, ci saranno.

Quella del centrosinistra a Palermo, chiamato a restituire alternativa dopo i due mandati consecutivi del pidiellino Diego Cammarata, è stata infatti una vera e propria corsa al massacro, dove gli unici a volere davvero le primarie, in realtà, sono parsi non i partiti ma i cittadini – che le hanno perseguite in tutti i modi, chiedendole a gran voce anche quando sembravano ormai irrimediabilmente compromesse.

Mentre il centrodestra faticava a definire un candidato, le forze politiche della coalizione che comprende, tra gli altri, Partito democratico, Italia dei valori, e Sinistra, ecologia e libertà – con la notabile esclusione di UdC ed MpA, si sono scontrate sullo sfondo del sostegno esterno al Governo regionale di Raffaele Lombardo. Atteggiamenti che la cittadinanza ha recepito come strumentali, e lontani dalle reali necessità popolari.

Se da un lato si è assistito a un campionario di cose da evitare in quell’innovativo strumento di democrazia partecipata che sono le primarie, dall’altro molti protagonisti si son fatti notare più per le troppe contraddizioni incarnate da una certa politica che non per i loro programmi e la volontà di rispondere alle numerose istanze di cui la quinta città d’Italia, offesa da un decennio di malgoverno asfittico e clientelare, ha assoluto bisogno.

A questa sfida saranno così chiamati: Rita Borsellino (candidata espressione del segretario democratico Bersani, sostenuta dall’IdV dell’ex-sindaco Leoluca Orlando e da Sel), Davide Faraone (deputato regionale del Partito democratico vicino al sindaco di Firenze, Matteo Renzi), Fabrizio Ferrandelli (consigliere comunale dell’Idv, in rotta col suo partito ma sostenuto dall’area Pd incline all’alleanza col governo Lombardo e il Terzo polo), e Antonella Monastra (consigliera comunale uscente, col supporto di alcuni movimenti civici).

Le impietose cifre dell’amministrazione Cammarata non lasciano spazio a interpretazioni di sorta. Sono, semmai, un monito per chi abbia davvero a cuore la buona politica, elettori inclusi. A tutti i candidati va dunque rivolta l’esortazione a dedicarsi non altro che all’avvenire della città, porgendo forte abnegazione nei riguardi di una cittadinanza stanca e disillusa, per costruire, come abbiamo già inteso, sin da subito una nuova classe dirigente e ridare a Palermo, finalmente, nuove speranze.

(*) N.B.: Si vota solo il 4 marzo 2012, dalle ore 8 alle ore 21, esibendo un documento d’identità in corso di validità e la tessera elettorale. Per ulteriori informazioni, visitate: www.primariepalermo2012.it.

Link utili:

  • PRIMARIE PALERMO 2012 – Sito ufficiale delle elezioni del centrosinistra cittadino.  
  • Verso le elezioni” – il blog de La Repubblica Palermo dedicato alle Amministrative comunali 2012.

Parma: il parco “Falcone e Borsellino” diventa parco “Vianello e Mondaini”. Lo sdegno di LeG Palermo.

E’ di queste ore la notizia che il Consiglio comunale di Parma ha deciso di ridenominare il parco “Falcone e Borsellino” in parco “Vianello e Mondaini”.

Il circolo di Libertà e Giustizia Palermo manifesta il suo sdegno a fronte della decisione dell’Amministrazione comunale parmense e sottolinea la sua preoccupazione per l’indebolimento, sempre più grave e diffuso, di quelle fondamentali virtù civiche che dovrebbero esser proprie di ogni classe dirigente e politica, nonchè di modello per la cittadinanza tutta.

Come cittadini, non solo palermitani, ma italiani, esprimiamo profondo rammarico per una scelta che non appare meramente inopportuna, ma palesemente offensiva verso la memoria di due autentici servitori dello Stato come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che con le loro stesse vite ci hanno testimoniato un altissimo esempio di etica civile e istituzionale.

LeG Palermo: verità per Paolo Borsellino e le vittime dello stragismo mafioso

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Referendum 2011, LeG Palermo si mobilita per i 4 SI

12 e 13 giugno: 4 SI al Referendum

Domenica 12 e Lunedì 13 giugno avranno luogo i Referendum 2011: quattro quesiti abrogativi su materie di fondamentale importanza per gli italiani – benchè letteralmente avversati dal Governo, nell’obbiettivo dichiarato di far mancare il quorum.

Libertà e Giustizia invita tutti i soci e i simpatizzanti a votare e far votare 4 SI contro la privatizzazione dell’acqua, contro il nucleare e contro il c.d. legittimo impedimento del Presidente del Consiglio.

Allo scopo di sensibilizzare il più possibile la cittadinanza, LeG Palermo effettuerà un volantinaggio informativo venerdì 10 presso via Leonardo Da Vinci, 60 (ang. via Pacinotti) dalle ore 17 alle ore 20.

LINK:
Comitato promotore per il SI contro la privatizzazione dell’acqua pubblica
Comitato nazionale “Vota SI per fermare il nucleare”
Comitato per i SI al referendum: abolire il legittimo impedimento
Referendum 2011: COME SI VOTA

LeG Palermo: verità per Giovanni Falcone e le vittime dello stragismo mafioso

Nel diciannovesimo anniversario della strage di Capaci, anno in cui ricorre il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, Libertà e Giustizia Palermo ricorda con immutata commozione GIOVANNI FALCONE, FRANCESCA MORVILLO, VITO SCHIFANI, ROCCO DICILLO e ANTONIO MONTINARO – che hanno pagato col più estremo dei sacrifici la propria battaglia contro la mafia, ma soprattutto per quei valori di libertà e giustizia garantiti dalla Costituzione che definiscono il significato stesso di democrazia nel nostro Paese.

Una battaglia che ha visto cadere ulteriori servitori dello Stato, come Paolo Borsellino e la sua scorta, in ciò che ormai appare sempre più oggetto di una occulta, scellerata, collusione tra la criminalità organizzata e parti delle istituzioni, e la cui storia è ben lontana dall’ultima pagina. Una lunga strada fatta di inquietanti misteri a cui le procure di Palermo e Caltanissetta non hanno mai cessato di cercare risposta.

LeG Palermo esprime il suo incrollabile sostegno al lavoro della Magistratura, troppo spesso offesa e delegittimata nella ricerca della verità; quella stessa verità che non smetteremo mai di chiedere, e chiediamo ancora oggi, invitando la cittadinanza tutta a partecipare al corteo pubblico in memoria delle vittime del 23 maggio 1992, che avrà luogo a Palermo, con partenza dall’Aula Bunker del carcere dell’Ucciardone, alle ore 15:00. Per non dimenticare.

6 maggio 2011: Libertà e Giustizia Palermo alla “Notte per la Costituzione”

Libertà e Giustizia Palermo invita gli iscritti, i simpatizzanti e la cittadinanza tutta a partecipare alla NOTTE PER LA COSTITUZIONE, organizzata dalla Giunta Distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati, che avrà luogo venerdì 6 maggio dalle ore 20, presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia del capoluogo siciliano.

Secondo il PM Antonino Di Matteo si tratta di “Un’importante occasione per discutere con la cittadinanza sui gravi pericoli che il disegno di legge costituzionale di riforma della giustizia, e più in generale le riforme in cantiere sul tema, comportano per la effettiva tenuta del fondamentale principio della separazione dei poteri sui quali si fonda la nostra democrazia.”

Scarica il documento “LE RAGIONI DELL’ANM”

12 marzo 2011, LeG Palermo a difesa della Costituzione

In concomitanza con oltre 100 piazze in tutta Italia, Libertà e Giustizia è in prima linea per difendere i valori della legalità repubblicana e della dignità costituzionale ormai sotto costante assedio.

LeG Palermo dà appuntamento per SABATO 12 MARZO in p.zza Verdi a partire dalle ore 16 in poi. Tutti i soci e i simpatizzanti sono invitati a partecipare, portando con sè un tricolore ed una copia della Costituzione.

DIMETTITI

per un'Italia libera e giusta

Il Paese lo chiede a gran voce: BERLUSCONI, DIMETTITI.

L’onda di ribellione seguita all’appello di LeG è inequivocabile: da oggi un’altra Italia è possibile.

In contemporanea con la manifestazione nazionale di Milano che vedrà Zagrebelsky, Eco, Saviano e molti altri al fianco della società civile, Libertà e Giustizia Palermo si unisce ai cittadini di tutta Italia in piazza Verdi (Teatro Massimo) a partire dalle ore 15.

FIRMA L’APPELLO DI LIBERTA’ E GIUSTIZIA PER UN’ITALIA LIBERA E GIUSTA

Condannato Cuffaro, va eradicato il cuffarismo

Salvatore Cuffaro è stato riconosciuto colpevole di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e violazione del segreto istruttorio nel processo “Talpe alla DDA”, ed è stato tradotto in carcere, in attesa degli sviluppi sull’ulteriore imputazione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Una sentenza che nei termini e nei tempi in cui perviene rappresenta un evento fausto per la Giustizia, ma anche l’occasione per una necessaria riflessione per la politica siciliana e nazionale che sino all’altro ieri vedeva Cuffaro influire con rilevanza elettorale sulle determinazioni del Parlamento.

Il cuffarismo, come nelle più tragiche cronache di mafia, poteva dunque contare sulla collusione di soggetti di ogni contesto per mantenere il proprio equilibrio al riparo dalla Legge, e dentro il faraonico malaffare della sanità regionale – radicatosi in oltre un decennio di consensi e zone grigie clientelari analoghe alla pandemia berlusconiana.

Sono inoltre stati necessari sette anni per confermare un verdetto che non riguarda solo l’ex governatore, ma ribadisce anche condanne per tutti gli altri imputati: l’epilogo giudiziario di un vero e proprio sistema di potere che ha offeso non solo la legalità e le Istituzioni, ma la stessa società siciliana.

Se da più parti si attribuisce a Cuffaro di aver espresso formale contegno, non andrebbe dimenticato che la sentenza arriva dopo tre gradi di giudizio che ne hanno dimostrato la colpevolezza in modo inequivocabile, e che nelle ore successive egli ha ulteriormente asserito di non meritare la condanna.

Aldilà delle facili apparenze e delle responsabilità politiche, quindi, è opportuno osservare che le radici del sistema cuffariano sono ancora in piedi e puntellano tuttora le vicende del berlusconismo in una Sicilia che durante le amministrazioni Cuffaro ha statisticamente moltiplicato i suoi problemi, e che oggi evidenzia un ancor più urgente bisogno di risposte alle proprie istanze.

LeG Palermo, archivio articoli in ricostruzione

Per impreviste ragioni tecniche, le pagine pubblicate da agosto 2010 a oggi sono andate rimosse.

Gli articoli verranno reinseriti on-line al più presto possibile; ci scusiamo per l’inconveniente.


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